Durante la gravidanza, il corpo della donna va incontro a numerosi cambiamenti, molti dei quali si manifestano con sintomi più o meno comuni. Alcuni sono del tutto fisiologici, altri invece meritano attenzione. È importante saper distinguere tra ciò che è normale e ciò che potrebbe indicare un problema.
Vediamo insieme i sintomi più frequenti, trimestre per trimestre, e quelli che non vanno sottovalutati.
Sintomi comuni nel primo trimestre (fino alla 14ª settimana):
- Nausea, con o senza vomito (soprattutto al mattino);
- Dolenzia e aumento di volume del seno;
- Stanchezza;
- Lieve crampi al basso ventre.
Sintomi comuni nel secondo e terzo trimestre:
- Bruciore di stomaco o difficoltà digestive (senso di bruciore al torace, alla gola o sapore acido in bocca);
- Stitichezza;
- Emorroidi;
- Naso chiuso e/o episodi di epistassi (sangue dal naso);
- Sensazione di fiato corto;
- Lombalgia;
- Crampi alle gambe;
- Difficoltà nel sonno;
- Mal di schiena;
- Mal di testa;
- Maggiore bisogno di urinare;
- Lieve gonfiore a piedi e caviglie;
- Intorpidimento o formicolio a mani, piedi o gambe;
- Vene varicose;
- Cambiamenti cutanei (scurimento della pelle, linea scura sull’addome, smagliature).
Quando preoccuparsi: sintomi da segnalare subito al ginecologo
- Sanguinamento vaginale;
- Perdita di liquidi dalla vagina;
- Mancata percezione dei movimenti fetali come prima (da ricordare: i primi movimenti si percepiscono intorno alla 18ª settimana);
- Dolore lombare intenso;
- Bruciore di stomaco persistente nonostante l’assunzione di gastroprotettori;
- Cefalea che non migliora dopo un’ora di riposo in un ambiente buio e silenzioso;
- Dolore durante la minzione o presenza di sangue nelle urine;
Febbre; - Contrazioni regolari e dolorose prima della 37ª settimana, e in particolare prima della 34ª (ossia più di 6 settimane prima della data presunta del parto);
- Disturbi visivi (macchie scure, lampi di luce, visione offuscata).
I Miei Consigli
È fondamentale che ogni donna conosca il proprio corpo e si senta libera di confrontarsi con il proprio medico per qualsiasi dubbio. Anche un sintomo che può sembrare banale, se vissuto con preoccupazione, merita attenzione e chiarimento.